




La città di Torre Canavese ha una lunga storia, fatta di arte e musica. Vediamo insieme un’introduzione alla nostra città, il contesto in cui è nata la sua Filarmonica… la Filarmonica di Torre Canavese.
Torre Canavese - La storia
La zona morenica sulla quale è posto il paese era già abitata nell’ età del bronzo come testimoniano alcuni reperti venuti alla luce nelle vicine torbiere. I romani occuparono la zona dopo la guerra vittoriosa contro i Salassi, tribù dei Galli installata nel Canavese. Nella parte più alta del paese è posto un castello la cui edificazione risale ai tempi di Re Arduino. Il paese è citato per la prima volta in un documento dell’XI secolo, dove compare col nome di Turre Canepitii; a quel tempo esso già apparteneva al feudo dei conti di San Martino, famiglia nobiliare che ha segnato ampiamente le vicende storiche del Canavese. La reggenza del feudo fu tenuta per secoli dai conti di San Martino, vassalli di Casa Savoia. Ad uno dei cadetti di tale dinastia si deve la costruzione, verso la metà del XVI secolo, di una dimora nobiliare, detta il Palazzo, che si erge nei pressi del castello. Il comune aveva il nominativo di Torre di Bairo (da cui deriva il nome piemontese La Tur ad Ber oggi detta solo più La Tur). Nel 1929 il comune di Torre fu unito a quello di Bairo (confinante) assumendo il nominativo unico per entrambi di Bairo, per poi tornare autonomo nel 1955.
Un paese per l'arte
Oggi il castello, che ha subito nel tempo progressive trasformazioni e ammodernamenti, è proprietà degli eredi dell’antiquario e mercante d’arte Marco Datrino. Alla sua iniziativa si devono una serie di mostre prestigiose che hanno dato notorietà al paese. Citiamo per tutte la mostra del 1993 “Tesori del Kremlino” nella quale sono stati esposti preziosi tesori mai usciti prima dalla Russia e le fortunate mostre “Pittura russa del Museo di Kiev” e sull’“Arte sovietica”. L’esito di tali mostre e dei legami stabiliti, per loro mezzo, con una numerosa rappresentanza di artisti della ex Unione Sovietica ha portato alla iniziativa, condivisa dalla amministrazione, di abbellire il paese con pannelli dipinti che realizzano, nello scenario suggestivo delle vie che partendo da Piazza Olivetti salgono al ricetto medievale, una sorta di museo en plain air. Sono presenti anche opere di alcuni artisti canavesani. Il paese si offre come attrattiva turistica anche in virtù della sua capacità di valorizzare le proprie memorie storiche (si contano ben sei chiese, alcune di origine molto antica) e della cura per l’arredo urbano. È presente anche una piccola pinacoteca intitolata a Raisa Gorbaceva.
La banda musicale, e la Filarmonica
In un contesto storico artistico di questa portata il 12 Ottobre 2019 prende vita l’«Associazione Filarmonica Torre Canavese» con sede in Via San Grato 11. In verità è da considerarsi quasi una «rinascita», un proseguo, in quanto il primo corpo musicale nasce nel lontano 1936 per mano di una dozzina di giovani volenterosi che decisero di formare un complesso mandolinistico. Subito il maestro Grossio, che veniva da San Giovanni ad istruirli settimanalmente, li indusse a formare una banda musicale. A spese dei singoli furono acquistati gli strumenti. Le difficoltà non furono poche, visto il numero esiguo di suonatori. Chiamati alle armi durante la Seconda guerra mondiale, due di essi non tornarono più: Farinetti Francesco e Testa Carletto. Il gruppo si ricompose nel 1947 sotto la direzione di Alessandro Signoroni. In un brano scritto da costui nel 1951, egli racconta la sua esperienza da direttore: “Io, portato a stabilirmi a Torre dalle circostanze, fui invitato, nel desiderio di una ripresa, a prendere la bacchetta della direzione, e posso affermare che dal 1947 innanzi, il Corpo Musicale torrese andò migliorando rapidamente fino a contare 30 elementi”.
Dalla parola “ripresa” parte la nostra avventura. Oggi la Filarmonica Torre Canavese è diretta dal Maestro Donato Lombardi.